Inquadramento ambientale
La stazione d’indagine è rappresentata dal tratto di Fiume Tevere posto immediatamente a valle della diga di Montedoglio, in comune di Anghiari (AR). Qui il Tevere, interrotto a questo punto dall’imponente opera idraulica, riprende a fatica il suo percorso in un territorio collinare, coperto da boschi di latifoglie e campi.
Alimentato da due rami principali in uscita dallo sbarramento, il primo proveniente dalla centralina idroelettrica, il secondo proveniente dallo sbocco “restituzione” e dallo scarico di superficie e fondo,(vedi schema in Figura 2) il fiume in questo tratto è soggetto a frequenti oscillazioni di portata. Il secondo ramo in occasione di lunghi periodi di siccità può addirittura restare prosciugato.
A valle della confluenza tra i due rami che raccolgono le acque in uscita dalla diga, il Tevere comincia faticosamente a riacquistare il suo aspetto naturale; la presenza di un’opera in cemento di difesa spondale dal profilo verticale interferisce con le capacità autodepurative del fiume, influendo anch’essa sul giudizio IFF riconosciuto a questo tratto (Tabella 5). Il campionamento di macrobenton è stato effettuato nei due rami in uscita dalla diga (stazione 1-A: ramo destro in uscita dalla centralina; stazione 1-B: ramo sinistro in uscita dallo scarico di superficie e fondo e dallo scarico della restituzione/minimo deflusso).
Poiché il ramo sinistro, al momento del campionamento, risultava inondato dopo parecchie settimane di prosciugamento totale, in esso non è stato effettuato il campionamento ittico, che ha invece riguardato il ramo destro, un tratto fluviale di circa 50 m posto a valle della confluenza tra i due rami e una serie di buche (perenni) poste subito a valle degli scarichi di superficie-fondo e di minimo deflusso.
Figura 3 : schema dell’opera idraulica di derivazione di Montedoglio.
Tabella 5 : risultati dell’applicazione dell’Indice di Funzionalità Fluviale per la stazione 1.
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